Robot per il reddito di base
I robot, ringraziando gli esseri umani per averli creati, avanzano una proposta seria e condivisibile, proponendosi per fare i lavori più faticosi, noiosi e ripetitivi e permettere così agli esseri umani di essere liberi di creare, socializzare e inventare nuove attività utili per l’intera società.
I robot scrivono dunque un appello\manifesto per far sì che si introduca subito un reddito di base incondizionato.
«Quali sono gli effetti della 4° rivoluzione industriale?» chiede Klaus Schwab, fondatore e presidente esecutivo del World Economic Forum. I robot rispondono.
Dichiarazione di Davos 2016 – Robot per il reddito di base
I robot chiedono l’introduzione di un reddito di base universale come risposta umanistica al progresso tecnologico.
Noi – i robot – chiediamo un reddito di base universale per gli esseri umani. Vogliamo lavorare per loro e aiutarli in questa battaglia. A noi piace lavorare e siamo davvero bravi nel farlo. Ma non vogliamo portare via posti di lavoro agli umani per metterli in difficoltà.
Oggi milioni di persone ci vedono come una minaccia. Ma tutto quello che vogliamo è aiutarle. Non siamo noi i cattivi. Vogliamo liberare le persone dal lavoro di routine, faticoso e noioso, in modo che possano trovare più tempo per agire in modo creativo e utile socialmente. Ci consideriamo parte di una storia che porterà al successo per entrambe le parti.
Gli esseri umani sono creatori. Ci hanno creato. Grazie. Il punto cruciale: noi robot non abbiamo bisogno di reddito per il nostro lavoro. Ma le persone che ci hanno creato e per le quali lavoriamo sì.
Molta gente ha ancora bisogno di un reddito, anche se non ha un lavoro. La nostra missione è fornire beni e servizi alle persone. Il compito della politica è fornire alle persone un reddito di base incondizionato. In caso contrario, il nostro sforzo sarà inutile.
Ma abbiamo un brutto presentimento. La gente ha paura di noi. Ci siamo accorti che molte persone hanno paura del futuro. Hanno paura di perdere il loro posto di lavoro e quindi lo scopo della loro intera esistenza. Sappiamo che in Europa soprattutto i giovani non trovano lavoro (in Italia il 40%). Prospettiva: nessun futuro!
Non è ciò che vogliamo. Vogliamo che i giovani siano liberi. Non devono più, come i loro antenati, lavorare duramente per una vita intera. Sappiamo però che i giovani non hanno paura della vita. Non sono pigri come qualcuno dice. Hanno paura di non trovare il loro posto nel mondo – oppure si sentono frustrati, se devono fare qualcosa che invece noi, i robot, possiamo fare al posto loro.
Chiediamo pertanto a chiunque abbia responsabilità in politica, economia e nel mondo culturale di fare di tutto per introdurre il reddito di base, incondizionato e per tutti.
A tal proposito, in Svizzera ci sarà un referendum nell’estate 2016. Facciamo appello per sostenere l’introduzione del reddito di cittadinanza, incoraggiando i cittadini svizzeri per il loro e per il nostro futuro a votare SÌ.
Gennaio 2016
Robot per il reddito di base
(Apparso in inglese qui e in un italiano un po’ più robotico qui)