Pensavo di essere in vacanza: e pensavo male. A quasi mia insaputa sono tornato a colpire su Websitehorror di Marco Candida & Intermezzi; adesso, invece, con una connessione pietosa pubblico l’intervista alla Dottoressa Dania di Malafemmena. Chi non la conosce? Detto ciò, ancora auguri, buon grisbì a tutti, si torna in acqua, splash. Ma quella domanda sul “tipicamente femminile” mi rovinerà l’estate, Marzullo maledetto.
Com’è nata l’idea del blog? E soprattutto, quando? Tutti hanno un blog, perciò sarebbe interessante sapere quando quel blog è nato, più che altro: spesso la differenza la fa proprio l’esperienza del blog in questione.
Ho aperto il blog nell’agosto del 2003, dopo aver letto un articolo di giornale che parlava di questo – all’epoca- nuovo strumento. All’inizio non avevo un’idea precisa di cosa avrei scritto, come lo avrei scritto e perché.
C’è stata una certa evoluzione, giusto? Dal tipico blog femminile (con tutto ciò che comporta: cosa comporta?) fino agli argomenti simpaticamente politici degli ultimi tempi.
A dire il vero il mio blog non è stato mai tipicamente femminile (sebbene non capisca cosa possa essere identificato come tipico nel femminile). I temi che tratto, fin dai primissimi mesi, sono sempre gli stessi: precariato e lavoro, satira politica ed erotismo. Non sono evoluti i contenuti del blog, sono semplicemente cresciuta io. E crescendo, quasi sempre, si impara e si migliora.
Quanto conta l’immagine? Che domanda cretina. Certo però se tu fossi una cabina telefonica forse non saremmo qui a parlare.
Il blog non è la televisione. L’immagine nuda (!) e cruda non riesce, da sola, ad attirare contatti. È come vendi la tua immagine a fare la differenza! Come ho già avuto modo di scrivere, non faccio mai l’errore di sopravvalutarmi. Se non avessi dato ai miei contenuti questo rivestimento da pin up proletaria, probabilmente il mio blog non avrebbe avuto tutti quei lettori. Nella “coda lunga” di contatti attratti dal rivestimento erotico, ho trovato tantissime persone brillanti con cui avere una discussione vera sui temi a me più a cuore.
Per la serie domande marzulliane: sappiamo tutti che Internet incasina il rapporto pubblico privato. Nel tuo caso? (ecco che arriva Marzullo) Dove finisce Daniela e dove comincia la dottoressa Dania?
La dottoressa Dania è molto, davvero simile a Daniela. Sono troppo pigra per avere un alter ego e per portarmelo dietro da sei anni. Sono una donna moderatamente esibizionista e molto ironica. L’unica vera differenza è che Daniela è molto più pigra di Dania.
Per quanto riguarda A letto con Dania, lo streaming del giovedì sera, quanto pensi che queste piattaforme possano sostituire la tv? L’autoproduzione “televisiva” su Internet non sarebbe male, data la tv attuale.
A letto con Dania ci diverte perché, nei limiti del buongusto, siamo liberi di dire quello che vogliamo, senza filtri imposti da redazioni, per di più a costo zero. Inoltre, a differenza della tv, le piattaforme di videostreaming, grazie alla chat e all’utilizzo di più webcam, permettono di interagire in maniera sincronica col pubblico, che non resta mai passivo.
So che sei stata al barcamp di Matera. Perché uno dovrebbe partecipare a un barcamp? Alla fine del tutto, cosa accade, si stila un documento tipo riunioni di condominio in cui si tracciano le conclusioni?
I barcamp sono raduni di persone che hanno interesse nel web sociale e negli strumenti come blog, microblog e social network. Non sono diversi dai raduni degli amanti delle lumache o dei fumetti. Sono momenti di conoscenza, confronto e dialogo. In più, sono ottime occasioni per incontrare vecchi e nuovi amici, in giro per la penisola.
Quante volte al giorno premi F5?
Pochissime. Tutte le notifiche mi arrivano via email.