Breve estratto da una conversazione, uscita su Le parole e le cose qualche giorno fa, tra il sottoscritto e Ilide Carmignani, traduttrice (tra gli altri) di Roberto Bolaño.
Credo che Bolaño sia stato bravissimo a trasformare la realtà che lo circondava, tutta la realtà, in letteratura. Perfino se stesso. E perfino la letteratura.
[…] Tradurre Bolaño è un po’ come andare sulle montagne russe. Ho avuto spesso paura ma mi sono anche divertita. Divertita è poco. Il giorno in cui ho finito I detective selvaggi mi è presa una tristezza enorme all’idea che non avrei potuto tradurlo mai più.
L’intervista integrale è disponibile qui.