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[foto: pepe50, scoperto su sartoris]

«Fino a questo momento abbiamo evitato di celebrare la gloria, la potenza, la dignità delle feci; ma viene, oh viene l’oro della processione trionfale della merda, l’ora in cui si celebra l’ubiquità e la grandezza degli escrementi e il loro simbolo oscuro e mefitico, quel transito da ombra a ombra, quella solida notte, quell’aurorale decomporsi da morte a vita, da vita a morte, oh nobilissima perdita corporale che ascende mentre precipita, strapiombo d’angelo tenebroso, infuocato scorrere demoniaco. Sii lieto del tuo letame, amico! Giacché ora sperimenterai la nobile e nobilitante angoscia del defecare ed essere defecato. Come dentro di te si accinge la bambola e si acquatta all’espulsione delle feci, notte nella notte, putredine nella tomba, accosciati, giacché ora sei il re degli escrementi, sovrano delle deiezioni! Manifestati, signore del nero.»

[G. Manganelli, Dall’inferno]