Bene, anche quest’anno i lettori di questo anziano trabiccolo avranno il loro meritatissimo regalo di Natale. Per la verità siamo di fronte a un regalo di Natale/Buon Inizio. In effetti. Si tratta di una mia vecchia filastrocca intitolata Buon anno, di che anno che il disegnatore argentino Daniel Cuello ha avuto la cortesia di illustrare per me. Di questa cosa sono molto contento (grazie, Daniel!). Il risultato è una graziosa cartolina di cui vi dirò a breve – e che vedete fresca-fresca di stampa nella foto quassù, ancora adagiata, in numero di due esemplari, sulla stampante contro cui lotto quotidianamente.
Dunque, partiamo proprio dal numero due: come detto, la cartolina è opera di due persone. Inoltre, la filastrocca ha avuto finora due stesure: dopo averla letta davanti a un pubblico piuttosto esigente, giusto qualche settimana fa, ho realizzato che andava riscritta per intero. Come specificato, inoltre, si tratta di un duplice regalo per Natale e per l’inizio del nuovo anno. E infine: nella meravigliosa illustrazione di Daniel ci sono due personaggi. Osservandoli per bene, ho capito che la filastrocca ha preso forma nella mia mente, da sola, per un solo motivo: raccontare i sogni e le speranze di due miei amici che non se la passano molto bene e che – diciamocela tutta – hanno avuto un anno abbastanza del cappero. Ecco qui allora un particolare dell’illustrazione di Daniel:
Lui è il mio amico signor Bolaffi. Certo che è lui. Quest’anno ha perso il lavoro, tredici calzini e il beccuccio (be’, comunque i baffi gli donano), per cui se non fosse per l’auto-stellare comprata a rate e per sua moglie Edna, credo che si sarebbe già sparato un colpo. Oh, a proposito di Edna, eccola:
Be’, a lei ne sono capitate di tutti i colori. Ha passato i primi mesi del 2011 nel becco di un’aquila gigante. Quando n’è uscita, ha avuto un bel po’ di difficoltà a trovar lavoro – è difficile che ti prendano a lavorare, se hai passato anche un solo giorno nel becco di un’aquila gigante. A quel punto s’era dimenticata pure di avere un marito (il signor Bolaffi, per l’appunto). Insomma, i due si sono ricongiunti nel corso dell’anno e adesso stanno abbastanza bene. Mi hanno raccontato le loro vicissitudini una sera di inizio autunno. Cosicché sono convinto che la filastrocca racconti le loro disavventure e speranze, in qualche modo, speranze che Daniel deve aver inconsciamente raffigurato – con grande intuito – come stelle che i miei due amici spargono per il mondo:
In un certo senso, quindi, io sono stato nient’altro che un mezzo perché venisse fuori quella filastrocca e di conseguenza anche la storia dei miei due amici.
Bene, tornando a noi: tutto quello che dovete fare per ricevere la cartolina del Malesangue è mandare una mail al nuovo indirizzo del sottoscritto (marco.montanaro13@gmail.com b_nabbaloni@libero.it) con oggetto: “Starcar”. A quel punto io vi manderò il file e voi potrete stampare in santa pace la vostra cartolina d’auguri filastroccosi e regalarla così ai vostri amici, parenti e animali domestici.
(Be’, non pretendevate mica che ve la stampasse pure, il Malesangue!)
Nel frattempo, auguri.
(Ovviamente la vicenda del signor Bolaffi e di sua moglie Edna mi si è palesata in testa solo dopo aver visto le illustrazioni di Daniel, ed è solo una parte della storia; per i più curiosi, una versione alternativa della nascita della filastrocca-cartolina si trova qui, dove in genere non vi si prende per il naso.)
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