*

Non sono un gran lettore di me stesso. Nel senso che devo ancora abituarmi a leggere a voce alta le mie cose, ma del resto al momento non c’è nessuno che possa farlo meglio di me o, figuriamoci, al posto mio. Nel raro bootleg video quassù leggo L’uomo nel cielo, che devo aver scritto più o meno un anno fa, accompagnato dal bluesman Oh Petroleum. La cosa è avvenuta due settimane addietro al Barcollo Live di Torre Santa Susanna, in provincia di Brindisi; locale in cui tornerò tra qualche giorno per la prima presentazione de Il corpo estraneo.

In effetti questo post è un modo come un altro per dire che venerdì 30 marzo alle ore 20 presenterò per la prima volta il nuovo arrivato. La cosa avverrà in compagnia di Roberto Lucchi, l’unico uomo al mondo che – credo – abbia letto tutto o quasi quello che ho fatto senza neppure conoscermi (poi, in effetti, ci siamo conosciuti; io l’avevo scambiato per un tizio con cui avevo convissuto anni prima, ai tempi dell’università, il quale era convinto di essere un violinista potenzialmente più virtuoso di Paganini; com’è noto, Paganini non ripeteva, non concedeva bis: il mio coinquilino — che, come detto, non era Roberto Lucchi — era solito invece non esibirsi neppure. Be’, fine della storia. Ci vediamo lì.)