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C’è un posto a Torino che da qualche mese si trova in America (un po’ come accade per alcuni posti qui in Puglia, almeno nella mia testa). Questo posto è il polo culturale Lombroso 16, in cui dallo scorso ottobre si tiene un corso di Letteratura Americana. Il corso si chiama Scrittori americani sulla strada per Torino ed è tenuto da Marta Ciccolari, che è una vera e sincera appassionata di cose americane. Con quello che lei definisce soprattutto un percorso racconta la geografia attraverso i suoi scrittori più rappresentativi (e non solo):

Stato per stato, città per città, il corso non è un corso ma un percorso alla scoperta dei miti ruggenti dell’America di oggi e di ieri attraverso i racconti di alcuni dei suoi scrittori contemporanei più significativi.
Diviso in moduli indipendenti da 8 lezioni ciascuno, il percorso esplora uno stato americano diverso per ogni modulo, seguendo il noto e invincibile metodo del puzzle, in cui tappe obbligate si alternano ad altre, più ricercate e veraci.
Pop culture, vita on the road e avanguardia letteraria si intrecciano per comporre la mappa puntinata di un viaggio che prima o poi varrà la pena fare.
O – almeno – sognare.

Il prossimo modulo comincia il 14 gennaio e racconterà il Pacific Northwest.

Il PACIFIC NORTHWEST è quella zona degli Stati Uniti dove la terra è verde, il cielo grigio, l’oceano calmo e d’argento. Il Pacific Northwest è la somma dello stato di Washington più quello dell’Oregon. Da qui si vedono le balene, piove spesso, la marijuana è (quasi) legale e tutti sanno lavorare il legno: Seattle e Portland sono le sue città più importanti, la prima è un grande porto pieno di bella gente, la seconda il più bizzarro nucleo alternativo del paese.

Tanti considerano il Pacific Nortwest come la più grande isola d’America e come tutte le grandi isole, dalla Gran Bretagna alla Jamaica, la sua cultura è forte, unica e immediatamente riconoscibile.
La sua cultura è visionaria e intimista. La sua cultura è il grunge.

Il percorso si basa sulla lettura ravvicinata di alcuni racconti, brevi romanzi e altri scritti di quattro autori principali: Raymond Carver, Richard Brautigan, Chuck Palahniuk e Tom Robbins (ma non sono i soli, hanno diritto di nomina anche le Cinquanta sfumature). Accanto ai racconti narrativi, tuttavia, grande spazio hanno anche quelli musicali, soprattutto quelli interpretati da Jimi Hendrix, Kurt Cobain, i Pearl Jam e gli altri protagonisti della scena grunge di Seattle e dintorni. Gus Van Sant è l’esploratore d’eccezione che guida le incursioni nel cinema, mentre pillole di Grey’s Anatomy, Fringe e Portlandia alimentano l’aspetto pop e d’intrattenimento del viaggio.

Ad indicare la strada, dalla privilegiata posizione di guidatore, non ci sono sempre e solo io: on the road salgono a bordo uno sceneggiatore, uno scrittore, alcuni musicisti ed altri narratori. Le loro mani sul volante, la strada non sarà mai per tutti la stessa.

Tempo fa Marta, che ha un bel blog, si è appassionata alla mia Crociata per i Diritti di Richard Brautigan e mi ha chiesto un contributo per questo suo percorso. È andata a finire che i testi e le interviste che ho prodotto sul vecchio Richard faranno parte delle dispense su quest’autore per le lezioni di Scrittori americani.
Spero che i corsisti di Marta le trovino interessanti e che si innamorino anche loro del vecchio Richard, uno dei più grandi e sottovalutati scrittori americani del ‘900.
(Qui trovate maggiori informazioni su Scrittori americani sulla strada per Torino.)