Ormai nella vita di Odetta non cambia più nulla: si è stabilita e fissata per sempre in quel modo assurdo e deludente. Essa è lì, nel suo letto, ferma, con la faccia in alto, gli occhi senza alcuna commozione, con solo un po’ di spavento – fissi nel vuoto e il pugno stretto contro il fianco […].
Linda, specchiante, luminosa, come ogni opera dovuta alla cattiva coscienza. Perché, non c’è dubbio, questo droping out di Odetta trova consenziente tutta Milano: c’è una tacita intesa tra lei e il potere (qualunque questo sia), che costruisce cliniche – una clinica molto costosa nel caso di Odetta, dato che anche tra i diversi ci sono i diversi.
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Pier Paolo Pasolini | Teorema