Diremo al nostro popolo: non chiedete a nessuno schemi di trasformazione sociale, potrebbero ingannarvi. Non eccitate all’odio di classe: ricadrebbe su di voi. Accontentatevi di far vedere al ricco vostro vicino di casa che accanto a lui è morto qualcuno di tubercolosi perché non è stato nutrito a sufficienza e che ancora accanto a lui c’è gente che dorme in cinque in una stanza. E non chiedete nulla, chiedete solo di accusare lo Stato, lo Stato che dichiara la guerra e la pace, e i partiti che preparano false costituzioni in cui la polizia di Stato vigilerà sulla libertà di stampa e un ingranaggio invisibile prenderà i danari dai vostri salari, troppo spesso insufficienti, onde mantenere dei funzionari insufficientemente pagati, danari che vi saranno restituiti per un decimo solo in servizi sociali mal condotti.
E non chiedete nulla, ma solo e soltanto che l’unica libertà che lo Stato e i partiti vi riconoscono a parole, quella di scegliervi i vostri rappresentanti, non sia una mistificazione. Giacché il mandato politico, nella sua vera essenza, è solo e soltanto un atto di fiducia degli uomini in un uomo.
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Adriano Olivetti | Democrazia senza partiti