[E adesso un piccolo, vecchio pezzo per ricordare a tutti voi che l’8 dicembre non è altro che una porta dimensionale verso un mondo di luci colorate in cui molte cose si avverano nel loro contrario]

nella notte tra il sette e l’otto dicembre dello scorso anno, il progettista di trend ralph wagner aveva cominciato ad avvertire una sfrenata quanto irrazionale voglia di vivere (non certo di sopravvivere: quella è materia da servi o funzionari di partito). probabile che il lato spirituale di ralph stesse iniziando a crescere, tutto qui. in effetti: da macchiolina sul pavimento che era, la parte spirituale del progettista di trend era divenuta un enorme cubo nero. la notte tra il sette e l’otto dicembre, ralph si era messo a dormire sul divano, dato che in camera sua non c’era più spazio.

poi era tornato di sopra, in camera: sul divano non aveva chiuso occhio. qui si era messo a guardare il cubo enorme e nero che era cresciuto proprio sul letto nella penombra della stanza. aveva provato a interrogarlo, senza risultato. sapeva di cosa si trattava: voleva vivere, ralph, e la manifestazione materiale di questo desiderio era una breccia, più che una figura geometrica, come lo sono tutti i corpi solidi, degli strappi nel tessuto apparentemente continuo della realtà.

adesso era fuori, nella notte innevata, ralph wagner. camminava senza meta, avvolto nell’impermeabile nero, seguendo un percorso immaginario che lo guidava tra barboni, uomini senza alcuna gloria e cani randagi. si fermò, senza comprendere il motivo, davanti alla cattedrale. chiuse gli occhi e s’immaginò cieco per un attimo.

dentro, padre hamilton fucile stava pronunciando l’omelia. i posti a sedere erano tutti occupati. poiché è il bruciare informazioni, recitava padre hamilton fucile, è proprio il bruciare informazioni che muove il demonio! è nella fame di novità senza memoria che s’annida il maligno! amici, fratelli, sorelle, il maligno vi chiama a sé chiedendovi di farvi molluschi, empi gusci di vuota memoria! cosa viene dopo di voi? non più vita, poiché bruciato avete ciò che vi rendeva fratelli! abbia misericordia il signore, di questa nuova umanità ignara del silenzio! mai più luce, mai più vita, solo vergogna, su di voi!

quando padre hamilton tacque preparandosi all’eucarestia, a ralph wagner venne in mente la neve. attraverso i vetri della cattedrale poteva scorgere l’esterno dell’edificio, le guglie e i pinnacoli imbiancati: ogni cosa si sviluppava verso l’alto. quella era la vita. nel silenzio tipico dell’atto divino che si fa pane e vino, ralph wagner tirò fuori un candelotto di dinamite dalla tasca dell’impermeabile nero: se lo infilò in bocca e lo accese, senza smettere di pregare.