Il vapore e la ruggine – 99 note in calce a un testo inesistente è il mio nuovo libro. È lungo 111 pagine, ed è uscito il 16 gennaio 2018. Lo pubblica LietoColle.
Sul suo sito, l’editore lo racconta così:
C’è del valore aggiunto nella scelta di Montanaro, quando usa i piè di pagina per costruire 99 narrazioni con la complicità di chi legge, obbligato – ciascun lettore con la propria storia e proprio malgrado – ad architetture capaci di sorreggere l’inesistenza testuale con il solo indizio della direzione assunta dall’autore, direzione spesso stravagante ma, davvero, mai banale, quasi fosse impegnato, anche per circostanza (quasi) numerologica, a strutturare note ai 100 testi di Centuria, cento piccoli romanzi fiume, straordinaria opera di Giorgio Manganelli mai sufficientemente divulgata.
Quanto a me, invece: Il vapore e la ruggine è un libro strano. Dentro c’è tantissimo spazio bianco e pochissimo inchiostro: fa pensare a un fumetto con le vignette vuote, a parte per qualche balloon con giusto qualche riga di testo. Si sarà capito che non è un romanzo, ma non è neppure una raccolta di versi o racconti: e però conserva – mi auguro – un senso d’avventura e poesia. Se vogliamo, un po’ realizza un mio ideale di libro piccolo e magico, che si apre su una pagina a caso e racconta comunque qualcosa, qualcosa che il lettore realizza quando poi torna a sollevare lo sguardo sul mondo circostante. Minimalista nella forma, Il vapore e la ruggine è massimalista – credo – nel suo andamento.
Sul contenuto, ad ogni modo, non voglio dire altro: credo che sia un’opera che debba vivere soprattutto nel silenzio e nella discrezione del rapporto intimo tra pagine e lettore. Aggiungo solo che quella pubblicata da LietoColle è la versione definitiva – se ce n’è una soltanto, per un libro – di un testo che ha cominciato a vedere la luce diversi anni fa, e che da allora ha subìto diverse revisioni.
Se oggi viene pubblicato è anche merito delle persone che hanno continuato a leggerlo e a volergli bene nel corso di questi anni. A loro – non faccio nomi, loro sanno – va il mio ringraziamento.
Quasi dimenticavo: Il vapore e la ruggine è il mio quarto libro. Sono passati sei anni dalla mia ultima pubblicazione, e sono così tanti che mi sembra quasi la prima volta.
Bene, ora è tempo per me di tornare dietro l’opera.
Buona lettura.
E Magritte in copertina. (E intuisco il motivo) Mi sa proprio che potrebbe piacermi
Magritte e un calice di vino, un minimalismo ricco di contenuti