La Passione è il mio secondo libro. È un romanzo edito da Untiti.Ed Editori.
Se l’epigrafe del mio primo libro recitava che «il chiodo che sporge va preso a martellate», di questo mio secondo lavoro posso dire che è il chiodo che sporge. Ne avrò cura perché si tratta pur sempre del secondogenito, ma starò ben attento a non viziarla (è una femmina).
Sul suo sito, l’editore scrive:
Francavilla Fontana, amministrative 2009. Una campagna elettorale esemplare: vale per tutte, se non ne avete mai fatta una. Un resoconto più vero del vero, la Passione come non l’avete mai vista.
[Qui la scheda integrale del libro — Qua invece un breve estratto]
Posso aggiungere che si tratta di un libro che parla di politica senza usare il linguaggio della politica. Non un’inchiesta, insomma, se non linguistica. Un romanzo ambientato soprattutto nella lingua, allora, una lingua che è una cantilena fatta di ossa e poca pelle; un libro religioso e violento, di una violenza senza mezzo e senza fine che ribolle sottaterra: un terremoto perpetuo. Per ogni crepa che si apre — e che andrà richiusa al più presto — c’è il vaudeville e il contrario di ogni cosa a distrarre i convenuti.
Quello che segue è il booktrailer. Ringrazio Daniele e Oh Petroleum per aver prestato rispettivamente tredici foto e la canzone Not me alla causa.
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